Bonus 200 euro: a chi spetta e come ottenerlo
- 25 Maggio 2022
- Posted by: 50&PiùEnasco
- Categoria: Lavoro e Famiglia
Il bonus da 200 euro è un contributo “una tantum”, introdotto dal Decreto Aiuti n.50 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.114 del 17 maggio 2022, per pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi, lavoratori domestici e stagionali, disoccupati e beneficiari del Reddito di Cittadinanza.
La misura è volta a contrastare l’aumento dei prezzi in tutti i settori della vita quotidiana e sarà erogata solo a chi nel 2021 ha percepito un reddito al di sotto dei 35.000 euro.
Bonus 200 euro: chi sono i beneficiari
Il bonus 200 euro spetta alle seguenti categorie di soggetti:
- lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori domestici e stagionali;
- lavoratori autonomi e liberi professionisti;
- pensionati;
- percettori di Reddito di Cittadinanza;
- disoccupati;
- lavoratori dello spettacolo;
- incaricati di vendite a domicilio.
Coloro che appartengono a queste categorie, per ottenere il bonus, dovranno aver percepito un reddito annuo del 2021 non superiore a 35.000 euro.
Requisiti per ottenere il Bonus 200 euro
Nel Decreto Aiuti 2022 sono stati specificati i requisiti necessari per ciascuna categoria di soggetti, ovvero:
lavoratori e lavoratori domestici, avere in essere uno o più rapporti di lavoro alla data del 18 maggio 2022.
Titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa:
- avere contratti attivi alla data del 18 maggio 2022;
- essere iscritti alla Gestione separata e non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
- avere un reddito derivante dai rapporti di lavoro non superiore a 35.000 euro nel 2021.
Lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti:
- aver svolto prestazioni per almeno 50 giornate;
- avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 35.000 euro per il 2021.
Lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo:
- essere iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
- aver versato almeno 50 contributi giornalieri:
- avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 35.000 euro per il 2021.
Lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie:
- essere stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile;
- per il 2021 deve risultare l’accredito di almeno un contributo mensile;
- essere già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio.
Gli incaricati alle vendite a domicilio: - avere un reddito nell’anno 2021 derivante dalle attività di vendita a domicilio superiore a 5.000 euro;
- essere titolari di partita IVA attiva;
- essere iscritti alla Gestione separata alla data del 18 maggio.
Pagamento del Bonus 200 euro
Il bonus da 200 euro funziona in modo parzialmente diverso a seconda che si tratti di pensionati, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, colf, disoccupati o beneficiari di Reddito di Cittadinanza. Sarà pagato, a seconda dei casi:
- direttamente con la pensione a luglio quando a beneficarne è un pensionato;
- in busta paga a luglio se si tratta di un lavoratore dipendente;
- a seguito di apposita domanda nel caso dei lavoratori autonomi con o senza partita IVA, stagionali, colf e badanti, lavoratori dello spettacolo, incaricati di vendite a domicilio;
- in automatico sull’indennità NASPI o DIS-COLL in caso di disoccupati;
- con un’integrazione del sussidio quando riguarda i percettori del Reddito di Cittadinanza.
Vediamo nel dettaglio come funziona l’erogazione del bonus 200 euro a seconda dei casi:
Modalità di erogazione per gli autonomi
Gli autonomi/liberi professionisti (con partita IVA) riceveranno il bonus di 200 euro tramite una procedura dedicata che verrà definita da un decreto ministeriale che sarà emanato entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto Aiuti, quindi entro il 17 di giugno.
Modalità di erogazione Colf, CO.CO.CO, stagionali e lavoratori dello spettacolo
Le colf e le badanti, gli stagionali, i lavoratori dello spettacolo, gli incaricati delle vendite a domicilio riceveranno l’indennità, a seguito di apposita domanda, tramite una procedura dedicata.
Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi informazione di natura previdenziale, è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato 50&PiùEnasco.
Potrebbe interessarti anche
-
In pensione con 20 o 15 anni di contributi
Oltre alla pensione di vecchiaia con una contribuzione minima di 20 anni, è ancora possibile ricorrere alle “deroghe Amato” del 1992 che prevedono almeno 15 anni di contributi versati. I requisiti necessari per le due possibilità di pensionamento. A cura di 50&PiùEnasco Le riforme previdenziali che si sono susseguite negli ultimi anni, ed in particolare la
20 Giugno 2019 -
Pensioni 2019: importi ricalcolati dalla rata di aprile
Con le nuove regole di rivalutazione al costo della vita, ritocchi al ribasso delle pensioni già dal mese di aprile. Il ricalcolo è previsto dalla legge di Bilancio 2019. Sono esclusi gli assegni fino a 1.522,26 euro lordi al mese e altri trattamenti. A cura di 50&PiùEnasco Con una recente circolare l’Inps ha annunciato e illustrato
12 Aprile 2019