Ape Sociale: ultima scadenza entro il 30 novembre

Ape Sociale: ultima scadenza entro il 30 novembre

L’Ape Sociale (APe: Anticipo Pensionistico) è un anticipo della pensione a carico dello Stato italiano, che viene erogata dall’Inps a favore di specifiche categorie di persone, e permette loro di andare in pensione a 63 anni. Si tratta di un anticipo di denaro che serve a sostenere economicamente questi soggetti fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia.

Le domande vanno inviate entro il 30 novembre 2022, rivolgendosi all’INPS richiedendo la certificazione del diritto alla pensione anticipata agevolata.

La misura è stata introdotta dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232 per il 2017 e rifinanziata negli anni successivi. La legge di Bilancio 2022 ha poi introdotto nuove categorie di destinatari prorogando la nuova misura fino al 31 dicembre.

Requisiti per accedere all’Ape Sociale

Possono accedere al trattamento tutti i soggetti residenti in Italia, non titolari di alcun trattamento pensionistico diretto, qualora siano in possesso delle seguenti caratteristiche:

  • aver compiuto almeno 63 anni;
  • essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti (AGO), alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, nonché alla Gestione Separata;
  • non aver raggiunto l’età prevista per la pensione di vecchiaia e non aver conseguito la pensione anticipata o altri trattamenti.

Inoltre i soggetti che possono beneficiare dell’Ape Sociale, devono trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • essere disoccupati a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale;
  • assistere da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità e avere almeno 30 anni di anzianità contributiva;
  • avere una riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74%;
  • essere un lavoratore dipendente con almeno 36 anni di anzianità contributiva e da almeno 7 anni negli ultimi 10 anni, svolgere un’attività gravosa.

Si precisa che nell’ultimo periodo è stata allargata la platea di lavoratori che possono richiedere la misura per lo svolgimento di attività gravose.

Elenchiamo di seguito le diverse categorie:

  • Operai che lavorano nell’industria delle estrazioni;
  • Operai che lavorano per l’edilizia e la manutenzione delle strutture, conduttori di gru;
  • Lavoratori di pelli e pellicce;
  • Autotrasportatori di mezzi pesanti e camion;
  • Conduttori di convogli ferroviari;
  • Personale sanitario infermieristico, ostetriche;
  • Maestre di scuola;
  • Assistenti a persone non autosufficienti;
  • Facchini e operai per lo spostamento di merci;
  • Operatori ecologici;
  • Addetti alla pesca;
  • Lavoratori marittimi;
  • Operai agricoli e zootecnici;
  • Operai del vetro e di impianti siderurgici;
  • Addetti alla gestione di magazzini;
  • Operai che lavorano i metalli;
  • Operai agricoltori;
  • Operatori estetici;
  • Operai per la fabbricazione della carta;
  • Operai addetti al sollevamento merci;
  • Portantini;
  • Operai della manutenzione verde;

Per tutti i soggetti sopra citati è possibile richiedere l’accesso all’Ape Sociale con 36 anni di contributi.

Relativamente al requisito ridotto di 32 anni, l’INPS afferma che sono ammessi:

  • gli operai edili con contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese edili e affini, con codici Istat presenti nell’allegato 3;
  • i ceramisti con codice di classificazione Istat 6.3.2.1.2;
  • i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta con codice di classificazione Istat 7.1.3.3.

Calendario della domanda Ape Sociale

Per quanto riguarda il calendario della domanda, è stato confermato anche per il 2022 quanto previsto:

  • domanda di certificazione del diritto: entro il 31 marzo (esito entro il 30 giugno)
  • seconda finestra per la domanda di certificazione: entro il 15 luglio (esito entro il 15 ottobre).
  • domanda tardiva, considerata solo se residuano risorse: entro il 30 novembre (esito entro il 31 dicembre).

Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi informazione di natura previdenziale, è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato 50&PiùEnasco.

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