Prestazione Universale per anziani ultraottantenni non autosufficienti: al via dal 2 gennaio
- 10 Gennaio 2025
- Posted by: 50&PiùEnasco
- Categoria: Indennizzo, Rubrica Previdenza
Dal 2 gennaio l’Inps, in base all’art. 34 del D. lgs 29/2024, provvederà ad erogare, in via sperimentale, una nuova prestazione denominata Prestazione Universale. La prestazione è destinata agli ultraottantenni non autosufficienti e subordinata ad uno specifico bisogno assistenziale definito “gravissimo”.
Il periodo di sperimentazione andrà dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. Il riconoscimento della Prestazione Universale comporterà l’assorbimento dell’indennità di accompagnamento (legge n. 18 del 1980) e delle prestazioni fornite dagli ATS, negli ambiti di propria competenza (articolo 1, comma 164, legge n. 234 del 2021).
Il riconoscimento della prestazione è subordinato al possesso dei seguenti requisiti:
- età anagrafica pari o superiore agli 80 anni;
- un livello di bisogno assistenziale gravissimo, valutato agli atti dalla Commissione medico – legale dell’Inps, anche in base alle indicazioni fornite dalla Commissione Tecnico – Scientifica nominata il 16 ottobre 2024 con DM n. 155/2024 e approvate con Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 19 dicembre 2024;
- un valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria ordinario, in corso di validità, non superiore a euro 6.000;
- la titolarità dell’indennità di accompagnamento (art. 1, comma 1, della legge 11 febbraio 1980, n. 18) che, qualora sospesa non consentirà di vedersi riconosciuta la prestazione.
La Prestazione Universale sarà erogata con cadenza mensile ed è composta da:
- una quota fissa monetaria, corrispondente all’indennità di accompagnamento di cui all’articolo 1 della legge 11 febbraio 1980, n. 18;
- una quota integrativa, definita «assegno di assistenza», pari ad euro 850 mensili, finalizzata a remunerare o il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona titolari di regolare rapporto di lavoro, o l’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza, forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale.
Le due prestazioni economiche (indennità di accompagnamento e assegno di assistenza) saranno erogate con due mandati differenti. Vengono tenute distinte date le diverse peculiarità e i diversi criteri di mantenimento o decadenza.
Per poter accedere al bonus, è necessario avere un’ISEE sociosanitario inferiore a 6.000 euro, un indicatore che prende in considerazione il reddito e il patrimonio della persona anziana e dei suoi familiari.
L’ISEE sociosanitario è un indicatore che misura la situazione economica di un nucleo familiare, ma in modo più ristretto rispetto all’ISEE ordinario: in pratica prende in considerazione solo la persona anziana, il coniuge e i figli che sono fiscalmente a carico, tenendo conto delle specifiche esigenze di assistenza.
Per ottenere l’ISEE sociosanitario, bisogna presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che può essere fatta in qualsiasi momento dell’anno. La DSU serve a valutare il reddito e il patrimonio del nucleo familiare e a determinare se la persona è idonea a ricevere prestazioni sociosanitarie.
Prestazione Universale: come si usa il bonus anziani di 850 euro
Il Bonus anziani deve essere speso esclusivamente per servizi di assistenza, quindi se
il beneficiario utilizza il bonus per scopi diversi, l’Inps procederà alla revoca del contributo e l’importo già erogato dovrà essere restituito. Tuttavia, l’indennità di accompagnamento rimarrà comunque intatta, anche in caso di revoca del bonus.
L’Inps provvederà al monitoraggio della spesa al fine di un’eventuale rideterminazione dell’importo mensile della quota integrativa, qualora si verifichi uno scostamento tra il numero di domande pervenute e le risorse finanziarie individuate dal legislatore.
Come presentare la domanda di Prestazione Universale
La presentazione della domanda può essere effettuata in via telematica per tutto il periodo della sperimentazione, ovvero dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. In caso di accoglimento della domanda la prestazione verrà erogata dal mese di presentazione della stessa fino alla scadenza del periodo della sperimentazione, se in possesso di tutti i requisiti per l’intero periodo.
Dopo la valutazione, viene inviato al cittadino il relativo verbale, unitamente a una lettera di accompagnamento, nella quale è indicato il riconoscimento o meno del livello di bisogno assistenziale gravissimo, con comunicazione dell’accoglimento o della reiezione della domanda di Prestazione Universale.
Nel provvedimento di liquidazione inviato al richiedente viene specificata inoltre, sia la quota fissa, con l’indicazione del certificato di pensione identificativo dell’indennità di accompagnamento, sia la quota integrativa con l’indicazione della decorrenza della rata e dell’importo mensile riconosciuto.
Il Patronato 50&PiùEnasco offre tutta la consulenza e l’assistenza necessarie per la presentazione della domanda e grazie alla collaborazione con 50&PiùCaf, è a disposizione per la presentazione dell’ISEE, utile ai fini della domanda della Prestazione Universale.
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