Lavori usuranti: domanda di accesso ai benefici previdenziali entro il 1° maggio 2025

Lavori usuranti: domanda di accesso ai benefici previdenziali entro il 1° maggio 2025

La certificazione per il riconoscimento del beneficio per “lavori usuranti“, consente di attestare lo svolgimento di mansioni particolarmente faticose e pesanti. Per chi svolge queste attività lavorative è permesso l’accesso alla pensione di anzianità con il sistema delle “quote”.

Per i lavori usuranti infatti esiste la possibilità di accedere alla pensione anticipata con requisiti agevolati ed è riservata ai lavoratori pubblici o privati che svolgono attività lavorative particolarmente faticose e pesanti, definite appunto “usuranti”.

Il prossimo 1° maggio sarà l’ultimo giorno utile per presentare la domanda di riconoscimento dei lavori particolarmente faticosi e pesanti, e perfezionare i requisiti per l’accesso alla pensione dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026.

Quali sono i lavori usuranti per cui è possibile chiedere il beneficio

Il beneficio si rivolge ai lavoratori:

  • impegnati in mansioni particolarmente usuranti;
  • notturni a turni e/o per l’intero anno;
  • addetti alla cosiddetta “linea catena”;
  • conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

Per accedere alla pensione anticipata con i requisiti agevolati, occorre che l’attività usurante sia svolta per almeno sette anni negli ultimi dieci anni di lavoro o per almeno metà della vita lavorativa complessiva.

Le categorie destinatarie del beneficio, che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026, possono conseguire il trattamento pensionistico anticipato in possesso di:

  • per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti (addetti alla cosiddetta “linea catena”, conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, notturni) a turni occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiore a 78 all’anno o per lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo:
    • dipendenti: quota 97,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 61 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
    • autonomi: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno:
    • dipendenti: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
    • autonomi: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno:
    • dipendenti: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
    • autonomi: quota 100,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 64 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni.

Entro quando si deve fare la domanda

La domanda deve essere presentata entro il 1° maggio dell’anno precedente a quello del perfezionamento dei requisiti richiesti.

Se ad esempio, i requisiti sono perfezionati nell’anno 2026, la domanda di certificazione deve essere presentata entro il 1° maggio 2025.

Nel caso in cui la domanda venga presentata oltre il termine del 1° maggio, la decorrenza di pensione è differita:

  • di un mese, per un ritardo inferiore o pari a un mese;
  • di due mesi, per un ritardo superiore ad un mese ed inferiore a tre mesi;
  • di tre mesi, per un ritardo pari o superiore a tre mesi.

Fa eccezione il personale del comparto scuola e Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM), per il quale la presentazione della domanda di riconoscimento del beneficio oltre il termine del 1° maggio 2023 comporta, in caso di accertamento positivo dei requisiti, il differimento della decorrenza della pensione al 1° settembre e al 1° novembre dell’anno successivo a quello di maturazione dei requisiti.

Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi informazione di natura previdenziale, è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato 50&PiùEnasco.

Potrebbe interessarti anche

  • Part-time ciclico: i contributi vanno considerati sull’anno

    La Corte di Cassazione con una nuova ordinanza ribadisce l’inclusione nel calcolo dell’anzianità contributiva anche i periodi non lavorati Sulla vicenda del part-time ciclico la Cassazione si è espressa più volte, ribadendo che non può esserci un trattamento previdenziale diverso tra chi, per specifiche caratteristiche del lavoro, svolge l’attività secondo l’orario complessivo del full time,

    28 Settembre 2018
  • Pensioni: bonus tredicesima 2020

    Il bonus tredicesima sarà corrisposto sulle pensioni delle gestioni private e dello spettacolo e sportivi professionisti. Si ricorda che il pagamento viene effettuato in via provvisoria a livello centrale, in attesa della verifica che verrà effettuata successivamente sulla base dei dati reddituali.

    2 Dicembre 2020
Hai bisogno di consulenza e assistenza previdenziale?