- 3 Aprile 2019
- Posted by: 50PiuEnasco
- Categoria: Famiglia, Pensione
Reddito di Inclusione (Rei), Reddito di Cittadinanza (RdC) e Pensione di Cittadinanza (PdC): sono questi gli strumenti oggi per sostenere i redditi.
A cura di Gianni Tel
L’attuale dibattito sul Reddito di Cittadinanza può sembrare nuovo, ma in realtà è stato proposto per la prima volta nel 1995 e solo nel 2018 ha trovato attuazione con il Reddito di Inclusione (Rei) del Governo Gentiloni. Esistevano misure regionali o comunali di sostegno al reddito, ma non uno strumento omogeneo, valido su tutto il territorio nazionale. Vediamo come funzionano.
» IL REDDITO DI INCLUSIONE
Attualmente il Rei (clicca qui per i requisiti) copre 700mila famiglie come platea prevista, pagando un beneficio medio di 300 euro al mese a più di 300mila nuclei familiari, con un impegno di spesa che, a partire da luglio 2018, arriva a toccare i 3 miliardi l’anno. La platea effettivamente coperta dal Rei e quella eventualmente prevista non è ancora sufficiente. Secondo l’Istat, nel 2017 i residenti in Italia in condizioni di povertà assoluta erano quasi 1,8 milioni di famiglie (4,8 milioni di persone, con l’estensione del fenomeno anche tra i giovani), dal Sud al Nord. In questo momento un acceso dibattito circonda la differenza tra il Rei e il Reddito di Cittadinanza (RdC) dell’attuale Governo. Con l’avvio da questo mese di aprile del Reddito di Cittadinanza, l’importo del Rei dovrebbe essere sostituito da questo nuovo sostegno.
» IL REDDITO DI CITTADINANZA (RdC)
Il provvedimento, che punta all’inserimento nel mondo del lavoro, è destinato a persone meno abbienti che non superino determinate soglie di reddito e prevede un percorso di ricollocamento per la famiglia. Fruibile in 18 mensilità rinnovabili, parte da questo mese e viene erogato tramite carta bancomat postale (Carta RdC), integrando il reddito familiare. Per chi è abilitato al lavoro, l’erogazione è legata all’impegno ad accettare le proposte dei Centri per l’Impiego, magari con un percorso di riqualificazione.
• Costi e beneficiari
Il RdC si rivolge a 1,8 milioni di famiglie in difficoltà economiche, circa 5 milioni di persone. I 7,1 miliardi stanziati quest’anno (e 8 miliardi circa dal prossimo) andranno, secondo il Governo, a 1 milione e 243mila famiglie, circa 3,5 milioni di poveri assoluti. Secondo l’Istat, il sussidio sarà in media a famiglia di 5.182 euro l’anno al Sud, di 4.853 euro al Nord e di 4.919 euro al Centro.
• Requisiti
Per ottenerlo i beneficiari devono: essere cittadini italiani e stranieri (con permesso di soggiorno) residenti da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 consecutivi; avere un Isee inferiore a 9.360 euro se single; avere un patrimonio immobiliare (esclusa la casa di abitazione) inferiore a 30mila euro; possedere un patrimonio finanziario entro i 6.000 euro (fino a 20mila per le famiglie con disabili); avere un reddito familiare non superiore a 6.000 euro (aumentato a 9.360 euro se il nucleo familiare è in affitto, vedi Tabella).
Non hanno diritto i nuclei familiari dove un componente sia in possesso di auto o moto immatricolati nei 6 mesi precedenti la richiesta del RdC, nonché auto di cilindrata superiore a 1.600 cc e moto superiore a 250 cc immatricolati negli ultimi 2 anni. Il RdC è compatibile con la Naspi o altri strumenti a sostegno del reddito per la disoccupazione involontaria.
• Come presentare la domanda
Il beneficio può essere richiesto dopo il 5° giorno di ciascun mese: presso Poste Italiane; attraverso il portale www.redditodicittadinanza.gov.it tramite accesso con Identità Digitale (Spid); presso i Centri di Assistenza Fiscale (Caf), in grado di fornire assistenza, spiegare norme e rischi (anche il carcere sino a 6 anni) se si mente nelle autodichiarazioni.
Al momento della domanda è necessario aver presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) per disporre di un Isee aggiornato. Questi sono gli step successivi per ottenere il RdC o la PdC:
1) dopo aver presentato domanda, si deve attendere la comunicazione dell’Inps di accoglimento o rigetto, che avverrà tramite e-mail e/o sms ai recapiti indicati dal richiedente nella domanda, entro 30 giorni;
2) in caso di accoglimento, si attende la successiva comunicazione di Poste Italiane che fissa l’appuntamento per recarsi all’ufficio postale a ritirare la Carta RdC e il relativo Pin. La carta sarà intestata al richiedente;
3) entro 30 giorni dalla mail o da sms di Inps che comunica l’accoglimento della domanda, tutti i componenti il nucleo devono firmare la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro (Did), Reddito di Cittadinanza (RdC) e Pensione di Cittadinanza (PdC) presso i Centri per l’Impiego oppure presso i Patronati convenzionati con l’Anpal.
Sono esclusi dal presentare la Did: i minorenni, i pensionati, gli over 65, i disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, invalidi al lavoro con almeno il 33% accertato dall’Inail, non vedenti, sordomuti e invalidi di guerra.
• Importi e durata
Il RdC varia in base alla situazione economica del singolo o della famiglia, da un minimo annuo di 480 a un massimo di 15.960 euro. Un single in affitto riceve al massimo 780 euro mensili, la famiglia numerosa 1.380. Il contributo per l’affitto è pari a 280 euro mensili in tutta Italia. Quello per il mutuo, 150 euro. I soldi sono caricati su una card (Poste Pay) e sono spendibili solo per beni e servizi essenziali: alimentari, affitto, bollette oppure in contanti se inferiori a 1.000 euro mensili. La misura non può durare più di 18 mesi. Dopo un mese di stop – in cui si procede alla verifica dei requisiti – può essere riconfermato per altri 18. Intanto, un nuovo software incrocerà domanda e offerta di lavoro e ai beneficiari arriveranno fino a tre offerte: a termine o stabili, vicine o lontane da casa. Chi si rifiuta, perderà il RdC.
» LA PENSIONE DI CITTADINANZA (PdC)
La Pensione di Cittadinanza spetta alle persone con più di 67 anni in determinate condizioni economiche. Il requisito anagrafico varrà per gli anni 2019 e 2020, mentre dal 2021 sarà adeguato agli incrementi legati all’aspettativa di vita che, di biennio in biennio, non potrà superare i tre mesi.
• Caratteristiche
La PdC rappresenta l’equivalente del Reddito di Cittadinanza (RdC) per le persone che hanno più di 67 anni. I requisiti reddituali e patrimoniali per accedervi sono analoghi, ma a differenza di quest’ultimo, la pensione non ha scadenza se permangono i requisiti per ottenerla.
• Requisiti
È richiesto un Isee non superiore a 7.560 euro, aumentato a 9.360 euro se il beneficiario vive in affitto. Nel caso di nuclei di una sola persona la scala di equivalenza sarà pari a 1, incrementata di 0,40 punti per ogni ulteriore componente. In ogni caso non superiore a 2,2 (vedi Tabella). In pratica, un nucleo familiare composto da una sola persona con pensione pari al trattamento minimo (531,01 euro mensili), ha un reddito di 6.669,13 euro. In assenza di altre componenti reddituali, il suo Isee sarà pari al reddito e avrà diritto alla Pensione di Cittadinanza fino a 630 euro mensili oppure 780 se abita in affitto. Per una coppia che vive in casa di proprietà, il reddito di riferimento dovrà essere inferiore a 10.584 euro. Infatti, utilizzando la scala 1,4 si otterrà 7.560 euro, limite per poter accedere alla Pensione di Cittadinanza.
• Modalità di richiesta
La partecipazione a programmi di politiche attive non è prevista per la Pensione di Cittadinanza, ma è importante verificare le istruzioni fornite dall’Inps.
Recentemente l’economista Carlo Cottarelli ha osservato che con «il Reddito di Cittadinanza e Quota 100 il nostro Paese continua a crescere poco. Sono soldi che si danno a chi non ha reddito, ed è giusto che l’abbia. Però, bisogna tener conto del livello a cui è stato fissato il Reddito di Cittadinanza che è parecchio più elevato, il sesto più generoso in tutta Europa e l’hanno più generoso di noi i Paesi del Nord Europa a basso debito pubblico, mentre in Italia ha raggiunto il 132.1, rivisto verso l’alto dall’Istat. Ci sono tanti problemi e non credo poi che siano soluzioni che creino posti di lavoro».
Per calcolare l’Isee e presentare la dichiarazione Dsu e la Did, gli uffici 50&PiùCaaf e del Patronato 50&PiùEnasco sono gratuitamente a disposizione, su tutto il territorio nazionale, fornendo la consulenza e l’assistenza necessaria.