AdI: novità 2025 per l’Assegno di Inclusione

AdI: novità 2025 per l’Assegno di Inclusione

L’Assegno di Inclusione (AdI) è una misura di sostegno economico destinata ai nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica. Introdotto nel 2024 come sostituto del Reddito di Cittadinanza, si propone di garantire un reddito minimo alle famiglie vulnerabili, accompagnandole in un percorso di inclusione sociale e lavorativa.

La misura è rivolta a nuclei con un ISEE inferiore a determinate soglie, che tiene conto della composizione del nucleo e delle condizioni di disagio economico.

L’erogazione avviene attraverso la Carta AdI, uno strumento elettronico simile ad una carta prepagata. La Carta consente di effettuare acquisti per beni di prima necessità e pagamenti, come le bollette, presso gli esercenti autorizzati. Inoltre, una parte dell’importo può essere prelevata in contanti, secondo i limiti previsti dalla normativa. Questo strumento non solo semplifica l’accesso ai fondi, ma garantisce anche una gestione più trasparente del sostegno economico.

AdI: quali requisiti si devono possedere

Il richiedente deve essere:

  • cittadino dell’Unione o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
  • cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • titolare dello status di protezione internazionale, di cui al decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251.

Inoltre, al momento della presentazione della domanda per ottenere l’assegno, occorre essere residenti in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Questi requisiti valgono per tutti i componenti del nucleo familiare che vengono considerati ai fini della valutazione del limite di reddito ISEE.

Chi richiede l’assegno non deve essere sottoposto a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, o avere condanne definitive, intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta.

Inoltre, non ha diritto all’Assegno di inclusione il nucleo familiare in cui un componente risulta disoccupato nei 12 mesi successivi a dimissioni volontarie, fatte salve le dimissioni per giusta causa e le ipotesi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.

L’Istituto ha pubblicato le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2025 già decorse dal 1° gennaio 2025.

In particolare, per l’AdI viene elevata la soglia dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e quella del reddito familiare per l’accesso alla misura, nonché per il calcolo del beneficio economico. Inoltre si introduce una specifica soglia di reddito familiare per l’accesso alla misura per i nuclei familiari che risiedano in un’abitazione in locazione, secondo quanto risulta dalla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) resa ai fini dell’ISEE.

AdI: le novità introdotte nel 2025

  • innalzamento della soglia del valore ISEE da 9.360 euro a 10.140 euro;
  • innalzamento del reddito familiare da 6.000 euro a 6.500 euro e da 7.560 euro a 8.190 euro per il nucleo familiare composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni o da persone di età pari o superiore a 67 anni, e da altri familiari tutti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, da moltiplicare per il parametro della scala di equivalenza;
  • aumento della soglia del reddito familiare per l’accesso all’AdI a 10.140 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in abitazione in locazione, secondo quanto risulta dalla DSU resa ai fini dell’ISEE.

Le suddette soglie reddituali di 6.500 euro e di 8.190 euro, moltiplicate per la scala di equivalenza, sono applicate per il calcolo dell’importo da riconoscere ai beneficiari della misura.

Inoltre, è stato innalzato da 3.360 euro a 3.640 euro il valore massimo dell’integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazioni concesse in locazione con contratto registrato, come dichiarato ai fini ISEE. Questo valore viene aumentato da un massimo di 1.800 euro a un massimo di 1.950 euro in caso il nucleo familiare sia composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.

L’Inps, ha stabilito un nuovo calendario degli accrediti per permettere l’adeguamento del sistema dei requisiti aggiornati e la concessione degli importi maggiorati previsti dall’ultima Legge di Bilancio. La partenza è prevista per il 27 gennaio.

Nello specifico, dal 27 gennaio verranno effettuati i pagamenti per le nuove domande che sono state presentate a dicembre 2024, che hanno ricevuto esito positivo dell’istruttoria e che, sempre entro dicembre abbiamo hanno sottoscritto il patto di attivazione digitale (Pad).

Nella stessa data inoltre, verranno distribuiti gli assegni AdI relativi ai beneficiari che già ricevevano la misura in precedenza, ma l’operazione risentirà dell’applicazione delle nuove soglie maggiorate previste dalla Legge di Bilancio 2025.

Il Patronato 50&PiùEnasco offre tutta la consulenza e l’assistenza necessarie per la presentazione della domanda e grazie alla collaborazione con 50&PiùCaf, è a disposizione per la presentazione dell’ISEE, utile ai fini della domanda di AdI.

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