Bonus 550 euro part-time ciclico: domande fino al 15 dicembre
- 16 Novembre 2023
- Posted by: 50&PiùEnasco
- Categoria: Lavoro e Famiglia
Il Bonus 550 euro part-time ciclico rivolto ai lavoratori part-time ciclico verticale 2022/2023, è stato introdotto dal decreto-legge n.50/2022 e approvato dal Governo nel decreto fiscale del 16 ottobre, prevede un’indennità economica “una tantum” (ovvero erogata una sola volta dall’Inps) pari a 550 euro. Vediamo nell’articolo i requisiti e come si effettua la domanda.
L’Inps annuncia che possono inviare la domanda in relazione al bonus 2022 anche i titolari di contratti part-time orizzontale o misto purché tali rapporti di lavoro siano caratterizzati da una sospensione ciclica dell’attività lavorativa di almeno un mese in via continuativa compresa tra le 7 e le 20 settimane, e in caso non sia stata presentata lo scorso anno, in quanto non rientravano in questa tipologia di lavoratori, invieranno una domanda per l’agevolazione 2022 e una per il 2023.
A questo punto sarà necessario selezionare la prestazione a seconda della domanda che si intende presentare:
- lavoratori a tempo parziale ciclico: indennità una tantum 2022;
- lavoratori a tempo parziale ciclico: indennità una tantum 2023.
Chi ne ha diritto e non l’ha presentata nel 2022 potrà inviare entrambe le domande. Chi, invece, l’ha già presentata nell’anno 2022, a prescindere dall’esito, potrà inviare solo quella relativa al 2023.
Bonus 550 euro part-time ciclico: i requisiti
Il DL 50/2022, c.d. decreto Aiuti, all’art.2-bis, prevede un bonus una tantum di 550 euro in favore dei dipendenti di aziende private titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale, in possesso di specifici requisiti.
Nello specifico, per poter ottenere il bonus 550 euro:
- il lavoratore deve essere titolare nell’anno 2021/2022 di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale;
- caratterizzato da periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa e complessivamente non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane.
Inoltre, alla data di presentazione della domanda, il lavoratore:
- non deve essere titolare di altro rapporto di lavoro dipendente diverso da quello a tempo parziale ciclico verticale;
- non deve essere titolare di alcuna pensione né di Ape Sociale, (è invece, cumulabile con l’assegno ordinario di invalidità, di cui alla legge 12 giugno 1984, n. 222);
- né percettore di (NASpI).
Con riferimento a quest’ultimo requisito, l’Inps ha precisato che il lavoratore è da intendersi percettore di NASpI anche nell’ipotesi in cui – alla data di presentazione della domanda di indennità una tantum – sia titolare della prestazione NASpI ma questa è stata sospesa a seguito di rioccupazione con rapporto di lavoro a tempo determinato di durata pari o inferiore a sei mesi.
L’importo del Bonus part-time ciclico 2022/2023 è pari a 550 euro erogati una sola volta. Si fa presente inoltre, che il bonus non concorre alla formazione del reddito.
Bonus 550 euro part-time ciclico: come effettuare la domanda
Il bonus 550 euro part-time ciclico deve essere richiesto direttamente all’Inps.
A tal fine, la domanda potrà essere presentata dal 13 novembre con scadenza il prossimo 15 dicembre in via telematica.
L’Inps provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa di 30 milioni di euro, comunicando i risultati al Ministero del Lavoro e a quello dell’Economia. Nel caso in cui dovessero emergere scostamenti rispetto a quanto stabilito, non saranno concesse altre indennità.
Pertanto, si consiglia di affrettare i tempi per la presentazione della domanda così da aumentare le possibilità di rientrare tra i beneficiari del bonus.
Il Patronato 50&PiùEnasco è a tua disposizione per fornirti la consulenza e l’assistenza necessarie per tutte le prestazioni di natura previdenziale.
Potrebbe interessarti anche
-
Congedo di paternità 2021: esteso a 10 giorni
La Legge di Bilancio 2021 (L. n. 178/2020) ha confermato, anche per il 2021, il congedo obbligatorio per i neo papà. Oltre alla novità della proroga ce ne è un’altra: il congedo è stato esteso a 10 giorni anziché i 7 finora previsti, da fruire anche in via non continuativa. Aumentano quindi i giorni per i neo-papà: ecco cosa cambia e come richiederlo.
17 Marzo 2021 -
Contribuzione erroneamente versata alla Gestione Separata
Che fare se i contributi finiscono in una cassa di previdenza diversa? E’ possibile risolvere grazie al trasferimento diretto. Lo chiarisce l’Inps in una circolare. L’Inps, con la circolare n. 45 del 2018, fornisce le istruzioni per il trasferimento diretto di contributi versati erroneamente in casse diverse. Inoltre, specifica in quali casi è possibile il
15 Marzo 2018