Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) in sostituzione del Reddito di Cittadinanza: al via le domande dal 1° settembre

Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) in sostituzione del Reddito di Cittadinanza: al via le domande dal 1° settembre

Dal 1° settembre 2023 è attivo il servizio INPS per la compilazione e l’invio della domanda di Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) in sostituzione del Reddito di Cittadinanza.

Il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) è attivo dal 1° settembre come indicato nel Messaggio INPS n.2632/2023. Gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza fra i 18 e i 59 anni, privi di una condizione di fragilità (presenza di figli minori, persone con disabilità e over 60 nel nucleo) potranno accedere alla nuova misura del SFL.

Il nuovo strumento prevede un contributo di 350 euro al mese per massimo 12 mesi, a patto che venga seguito un percorso di formazione e di reinserimento lavorativo: se lo si abbandona, si salta un’attività o si rifiuta un’offerta di lavoro, si perde il beneficio.

Il SFL viene richiesto dall’interessato all’INPS, presso gli Istituti di patronato o, a far data dal 1° gennaio 2024, presso i Centri di Assistenza fiscale con modalità telematiche. Il relativo percorso di attivazione viene attuato attraverso la piattaforma di attivazione per l’inclusione sociale e lavorativa presente nel Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) con l’invio automatico ai servizi per il lavoro competenti.

La richiesta deve essere prima accolta dall’INPS dopo verifica dei requisiti, sulla base delle informazioni disponibili nelle proprie banche dati o tramite quelle messe a disposizione dalle pubbliche amministrazioni che detengono i dati necessari per la verifica dei requisiti, attraverso sistemi di interoperabilità.

Supporto per la Formazione e il Lavoro: come si effettua la domanda

Nella richiesta l’interessato:

  • rilascia la dichiarazione di immediata disponibilità in caso non abbia già una dichiarazione attiva;
  • autorizza espressamente la trasmissione dei dati relativi alla richiesta ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti autorizzati all’attività di intermediazione, nonché ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro;
  • dimostra l’iscrizione ai percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo di istruzione.

Per l’accesso alla misura è necessario inoltre che il richiedente avvii il relativo percorso di attivazione mediante il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL), dove potrà precompilare il patto di attivazione digitale (PAD) che diverrà operativo solo all’esito positivo dell’istruttoria della domanda.

Per semplificare, riepiloghiamo di seguito i passaggi necessari per accedere al Supporto per la Formazione e il Lavoro:

  1. presentare la domanda tramite il portale INPS (seguendo le istruzioni operative);
  2. sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (PAD) dal portale SIISL;
  3. contattare almeno tre agenzie per il lavoro;
  4. sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato;
  5. avviare un’iniziativa di attivazione al lavoro come indicata nel Patto di servizio.

 

Supporto per la Formazione e il Lavoro: i requisiti

I destinatari del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) sono i componenti di nuclei familiari che abbiano tra i 18 e i 59 anni di età e un valore ISEE familiare, in corso di validità, che non superi i 6.000 euro annui.

Precisiamo inoltre che il bonus decade se i valori delle entrate “secondarie” superano i 3.000 euro lordi l’anno, ma anche se non viene comunicata tempestivamente – ovvero entro 30 giorni – all’INPS la variazione di reddito.

Il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) è incompatibile con:

  • il Reddito di Cittadinanza;
  • la Pensione di Cittadinanza;
  • con ogni misura pubblica di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione.

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