Assegno di vedovanza per titolari di reversibilità invalidi al 100%: come ottenere gli arretrati

Assegno di vedovanza per titolari di reversibilità invalidi al 100%: come ottenere gli arretrati

L’assegno di vedovanza è volto a sostenere economicamente coloro che hanno perso il proprio coniuge e si trovano in una condizione di particolare difficoltà.

Per ottenerlo si deve presentare specifica domanda e fornire la documentazione necessaria per ottenere ciò che spetta.

I requisiti per poterne beneficiare sono:

  • essere vedovo o vedova di un lavoratore, sia del settore privato che del settore pubblico;
  • godere della pensione di reversibilità;
  • essere invalido al 100% ed essere stato riconosciuto inabile a proficuo lavoro o titolare di assegno di accompagnamento o aver ottenuto dal medico di base un certificato specifico che attesta la propria inabilità al lavoro.

Non possono tuttavia godere di tale sussidio i titolari di pensione di reversibilità a carico di una gestione speciale dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri).

Arretrati

La domanda può essere proposta contestualmente a quella per la reversibilità o anche successivamente. A tale proposito si precisa che chi ha presentato la domanda tardivamente può chiedere gli arretrati solo per i cinque anni precedenti.

Assegno di vedovanza: quali sono i documenti necessari

I documenti necessari per richiedere l’assegno di vedovanza sono:

  • la data di vedovanza;
  • la categoria e il numero della pensione di reversibilità derivante da lavoro dipendente;
  • il verbale di invalidità civile;
  • l’ultima dichiarazione dei redditi (o le dichiarazioni dei redditi degli ultimi cinque anni se si chiedono gli arretrati);
  • il proprio documento di identità e il proprio codice fiscale.

Qual è l’importo dell’assegno?

L’importo dell’assegno di vedovanza varia a seconda del reddito del richiedente, che in ogni caso non può superare 32.148,88 euro.

L’importo della maggiorazione varia in base al reddito annuo che deve essere inferiore a 37.325,55 euro annui e corrisponde a:

  • 52,91 euro per redditi fino a 33.274,22 euro;
  • 19,59 euro per redditi da 33.274,23 a 37.325,55 euro.

Ricapitolando, l’assegno di vedovanza è un’integrazione per chi prende già la pensione di reversibilità al 60% rispetto alla pensione che in vita prendeva il congiunto ormai defunto.

La domanda deve essere presentata all’INPS insieme alla domanda per percepire la pensione di reversibilità, oppure può essere richiesta in un momento successivo attraverso l’apposita domanda di ricostituzione. In questo secondo caso, però, l’INPS potrà pagare gli arretrati fino ad un massimo di 5 anni e per un totale massimo di 3mila euro.

Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi informazione di natura previdenziale, è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato 50&PiùEnasco.

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