Importo aggiuntivo sulle pensioni e seconda tranche della quattordicesima 2022

Importo aggiuntivo sulle pensioni e seconda tranche della quattordicesima 2022

Sono in arrivo con la rata della di pensione di dicembre, qualora spettanti, l’importo aggiuntivo di 154,94 euro e il pagamento della seconda tranche della quattordicesima 2022. Questo è quanto comunicato dall’INPS con il messaggio n. 4124 del 15 novembre 2022, illustrando le principali caratteristiche dei due benefici.

L’importo aggiuntivo è un’erogazione supplementare alla pensione, pari a 154,94 euro, introdotta dalla legge finanziaria 2001 (art. 70, legge 23 dicembre 2000, n. 388) e riconosciuta a chi percepisce una o più pensioni con un importo complessivo non superiore al trattamento minimo e che si trovi in determinate condizioni reddituali.

Corresponsione della somma aggiuntiva per il 2022 (quattordicesima)

Con la rata di dicembre 2022 verrà effettuato il pagamento della seconda tranche della somma aggiuntiva (quattordicesima) per il 2021 con i seguenti criteri:

  • pensioni della gestione privata: per coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto per l’accesso al beneficio (64 anni di età), dal 1° agosto al 31 dicembre 2022, e per i soggetti titolari di pensione nel corso del 2021, al ricorrere delle ulteriori condizioni richieste;
  • pensioni della gestione pubblica: per coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto per l’accesso al beneficio (64 anni di età) dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, e per i soggetti divenuti titolari di pensione nel corso del 2022, al ricorrere delle ulteriori condizioni richieste.

Esclusioni

Il bonus non è previsto inoltre per alcuni trattamenti previdenziali e assistenziali erogati dall’INPS. Ecco quali:

  • pensione invalidità civile;
  • pensione sociale;
  • assegno sociale;
  • rendita facoltativa di vecchiaia;
  • rendita facoltativa d’inabilità;
  • pensioni di vecchiaia e di invalidità della mutualità pensioni a favore delle casalinghe;
  • assegni di esodo;
  • isopensione.

Importo aggiuntivo di 154,94 euro per il 2022

Sulla rata di dicembre 2022 quindi verrà corrisposto, per le pensioni delle gestioni private e dello spettacolo e sportivi professionisti, l’importo aggiuntivo di 154,94 euro introdotto a partire dal 2001 dall’articolo 70, legge 23 dicembre 2000, n. 388 (finanziaria 2001), per i titolari di pensioni il cui importo complessivo non superi il trattamento minimo e i cui redditi soddisfino le condizioni previste.

Importo aggiuntivo 2022: requisiti reddituali

Per avere diritto all’importo aggiuntivo 2022 devono essere soddisfatti i seguenti requisiti:

  • reddito personale per l’anno in corso non superiore a 10.043,87 euro (per l’anno 2022);
  • importo complessivo delle pensioni per il 2022 risulta minore o uguale a 6.695,91 euro;
  • reddito coniugale (solo in caso di pensionato coniugato) non superiore a 20.087,73 euro (anno 2022).

Se l’importo complessivo delle pensioni per il 2022 è minore o uguale a 6.695,91 euro al pensionato spetta l’intero importo aggiuntivo, cioè 154,94 euro.

Se invece l’importo complessivo delle pensioni per il 2022 risulta compreso tra 6.695,91 e 6.850,85 euro, al pensionato spetta la differenza tra 6.850,85 euro e l’importo complessivo delle pensioni.

 

IMPORTO AGGIUNTIVO MASSIMO EROGABILE IMPORTO COMPLESSIVO MASSIMO ANNUO DELLE PENSIONI
154,94 euro 6.850,85 euro
Limite di reddito (anno 2022) assoggettabile all’IRPEF, se il pensionato è solo Limite di reddito (anno 2022) assoggettabile all’IRPEF,

se il pensionato è coniugato/unito civilmente

10.043,87 euro 20.087,73 euro

Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi informazione di natura previdenziale, è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato 50&PiùEnasco.

Potrebbe interessarti anche

  • Pensione anticipata: stop all’incremento dell’età

    Dal 1° gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2026 sarà possibile anticipare il pensionamento senza incorrere nell’aumento del requisito anagrafico. Lo ha stabilito il nuovo Decreto pensioni in vigore.  Correva l’anno 2009 quando, con la legge 174/2009 (riforma Sacconi), trovava attuazione quanto previsto dal decreto 78/2009, e veniva stabilito che a partire dal 2013 l’Istat

    31 Gennaio 2019
  • Tutte le misure di contrasto alla povertà

    Reddito di Inclusione (Rei), Reddito di Cittadinanza (RdC) e Pensione di Cittadinanza (PdC): sono questi gli strumenti oggi per sostenere i redditi. A cura di Gianni Tel L’attuale dibattito sul Reddito di Cittadinanza può sembrare nuovo, ma in realtà è stato proposto per la prima volta nel 1995 e solo nel 2018 ha trovato attuazione

    3 Aprile 2019
Hai bisogno di consulenza e assistenza previdenziale?