Pensioni Precoci, ultima chiamata per il 2020: domande entro novembre

Pensioni Precoci, ultima chiamata per il 2020: domande entro novembre

Quali sono i requisiti e le scadenze per le pensioni precoci 2020? Ultima chiamata entro il 30 novembre. Queste le procedure per presentare la domanda di pensionamento nei tempi prestabiliti.

Per fare domanda di certificazione, i lavoratori precoci hanno tempo fino al 30 novembre 2020: si tratta della seconda finestra utile per chi matura i requisiti entro l’anno in corso, confermata anche dopo gli slittamenti della prima finestra (da marzo a giugno) dovuta all’emergenza Covid-19.

Si tratta della cosiddetta quota 41 che prevede la possibilità per i lavoratori precoci di andare in pensione in anticipo rispetto ai requisiti previsti dal pensionamento di vecchiaia. Requisito essenziale per i lavoratori precoci per accedere a quota 41 è quello di aver maturato almeno 12 mesi di lavoro prima del compimento dei 19 anni.

Requisiti

I requisiti per accedere alla pensione dei lavoratori precoci sono quindi essenzialmente due:

  • aver lavorato almeno 12 mesi prima del compimento dei 19 anni;
  • aver maturato 41 anni di contributi al 31 dicembre 2020.

Ricordiamo che è possibile raggiungere il requisito contributivo per la pensione precoci anche esercitando il cumulo dei contributi, esclusi quelli versati alle casse private; in generale, i professionisti iscritti alle casse non hanno accesso alla pensione precoci.

In queste condizioni, la legge consente l’accesso alla pensione anticipata ai lavoratori meritevoli di maggior tutela previdenziale, vale a dire a coloro che hanno iniziato a lavorare presto, in età precoce appunto.

E’ importante chiarire che chi utilizza questo canale di pensionamento non può cumulare con il trattamento pensionistico redditi da lavoro, dipendente o autonomo, per un periodo di tempo corrispondente alla differenza tra l’anzianità contributiva necessaria per la pensione anticipata standard, cioè 42 anni e 10 mesi di contributi (o 41 anni e 10 mesi le donne) e l’anzianità contributiva al momento del pensionamento con il requisito contributivo agevolato.

Altri requisiti necessari

Tuttavia il requisito del lavoro precoce di almeno 12 mesi prima dei 19 anni di età da solo non basta. Per beneficiare del diritto alla pensione con quota 41 è necessario far valere anche uno stato sociale precario o di disagio e cioè:

  • trovarsi in stato di disoccupazione a seguito di perdita involontaria del posto di lavoro e risultare disoccupati da almeno tre mesi dall’evento:
  • assistere da almeno sei mesi un parente di primo grado o il coniuge affetto da handicap grave;
  • avere capacità lavorativa ridotta accertata ai fini dell’invalidità civile pari o superiore al 74 per cento;
  • svolgere attività lavorative usuranti da almeno sei anni negli ultimi sette prima della domanda di pensione;
  • essere lavoratori dipendenti addetti alle attività usuranti o ai lavoratori notturni con almeno 64 notti lavorate l’anno.

Come presentare domanda

La domanda per ottenere la pensione anticipata va presentata all’INPS entro il 30 novembre 2020. I canali da utilizzare sono quelli telematici, tramite Contact Center oppure attraverso il Patronato.

Il Patronato 50&PiùEnasco offre assistenza per la presentazione della domanda di pensionamento e il successivo invio all’INPS.

L’INPS comunicherà quindi l’accoglimento della domanda di pensione con l’indicazione della prima data utile di decorrenza della prestazione (nei limiti delle risorse stanziate) o il rigetto dell’istanza per il mancato possesso dei requisiti. La risposta dovrà arrivare entro il 31 dicembre 2020.

Chi matura i requisiti nel 2021 potrà presentare l’istanza di verifica l’anno prossimo con le consuete scadenze (31 marzo e 30 novembre).

Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi problematica di natura previdenziale, è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato 50&PiùEnasco.

Potrebbe interessarti anche

  • Detrazioni di imposta pensioni 2021

    La pensione, così come i redditi da lavoro, è soggetta all’imposizione fiscale. L’INPS, in qualità di sostituto d’imposta, applica le ritenute fiscali previste a titolo di IRPEF sulle pensioni erogate, nonché le detrazioni spettanti richieste. Il pensionato residente in Italia può richiedere all’Istituto, in qualità di sostituto d’imposta, le detrazioni per familiari a carico sulle prestazioni erogate, in base alla normativa fiscale vigente.

    28 Ottobre 2020
  • Quota 103, pensione flessibile: arrivano i chiarimenti dell’Inps

    La Legge di Bilancio 2024 ha confermato il ritorno di Quota 103 anche per quest’anno e l’Inps ha pubblicato, nella recente circolare, tutti i dettagli sul suo funzionamento.

    7 Marzo 2024
Hai bisogno di consulenza e assistenza previdenziale?