- 3 Settembre 2018
- Posted by: 50PiuEnasco
- Categoria: Pensione, Senza categoria
La quattordicesima 2018 non è stata liquidata a tutti i pensionati che ne avevano diritto. L’art.1 della legge 11/12/2016, n. 232, al comma 187, prevede un ampliamento della platea di pensionati beneficiari di questa somma aggiuntiva. Ma chi non l’ha ricevuta cosa deve fare per ottenerla e ricevere gli arretrati?
A cura di 50&PiùEnasco
Qualsiasi prestazione legata al reddito e non liquidata direttamente dall’INPS può essere richiesta, o meglio, il pensionato deve fare domanda per ottenere quanto gli spetta. Per fare un esempio concreto, parliamo di una questione che desta molto interesse tra i pensionati e che è argomento di questo mese e cioè la “quattordicesima”. Chi non l’ha ricevuta, pur avendone il diritto, non deve attenderla, con l’idea che l’INPS pagherà prima o poi, ma deve rivolgersi ad un patronato per presentare idonea domanda di «ricostituzione reddituale per quattordicesima».
Infatti, da quanto riferito dall’Inps, il problema sarebbe attribuibile a un disguido nella raccolta dei dati relativi ai redditi dei pensionati pervenuti allo stesso ente previdenziale da parte dell’Agenzia delle Entrate. Tale disguido avrebbe provocato delle incertezze in relazione alla situazione “reddituale” dei pensionati e per tale ragione si è reso necessario che i patronati si attivassero per presentare all’Inps di competenza un’apposita domanda di ricostituzione della pensione.
Solo attraverso la presentazione della domanda di ricostituzione il pensionato potrà, infatti, ottenere un diritto che gli sarebbe, invece, spettato automaticamente, ovverosia la riliquidazione della pensione con decorrenza dalla data in cui ha maturato il diritto alla prestazione aggiuntiva.
Ne consegue che l’Inps dovrà erogare al pensionato la quattordicesima per l’anno di presentazione della domanda oltre agli arretrati per gli anni pregressi a partire dall’anno in cui è sorto il diritto alla prestazione (compatibilmente con il termine di prescrizione di 5 anni).
L’INPS, invece, liquida esclusivamente l’ultima spettanza o, in caso di benefici mensili, vi provvede riconoscendo gli arretrati a far data dalla domanda, omettendo di saldare il dovuto nel rispetto della prescrizione quinquennale. Ciò significa che, nonostante il pensionato abbia diritto a recuperare quanto gli appartiene entro 5 anni dall’istanza, l’INPS non vi provvede automaticamente neppure quando l’interessato a sollecitarne la corresponsione. Ma c’è di più, infatti, sulla lettera recante la comunicazione di accoglimento della pratica, che l’istituto previdenziale trasmette al beneficiario, non si legge alcuna motivazione o riferimento in merito all’esistenza e alla possibilità di procedere al recupero delle restanti somme.
Così, proseguendo con l’esempio fatto per la quattordicesima, facendo due calcoli, il pensionato rischierebbe di non percepire ben 2.520,00 euro (fino a 5 anni) di arretrati, in tali casi, infatti, sarà necessario, formulare un ricorso amministrativo nei confronti dell’Inps, che sarà deciso dagli organi interni dello stesso ente. Nel caso in cui il ricorso dovesse avere esito negativo, inoltre,bisognerà rivolgersi all’autorità giudiziaria entro tre anni dalla decisione del ricorso da parte dell’Inps.
Non c’è solo la quattordicesima, perché in altri casi è possibile ragionare addirittura nell’ottica di centinaia di euro per ogni rateo mensile (si pensi ad una integrazione totale, o ad un assegno sociale non erogato per la presunta sussistenza di altri redditi nel frattempo venuti meno).
Redditi inferiori a 9.894,69 €
Anzianità contributiva |
Importi lavoratori
|
Importi lavoratori privati |
Fino a 15 |
— |
437 euro |
Fino a 18 |
437 euro |
— |
Da 15 a 25 |
— |
546 euro |
Da 18 a 28 |
546 euro |
— |
Oltre 25 |
— |
655 euro |
Oltre 28 |
655 euro |
— |
Redditi compresi tra 9.894,69 e 13.192,92 €
Anzianità contributiva |
Importi lavoratori autonomi |
Importi lavoratori privati |
Fino a 15 |
— |
336 euro |
Fino a 18 |
336 euro |
— |
Da 15 a 25 |
— |
420 euro |
Da 18 a 28 |
420 euro |
— |
Oltre 25 |
— |
504 euro |
Oltre 28 |
504 euro |
— |
Per qualsiasi problematica attinente l’argomento trattato, o per altra questione di natura previdenziale, il Patronato 50&PiùEnasco offre tutta la consulenza e l’assistenza necessarie.